” Si trasforma in un raggio missile, con circuiti di mille valvole, fra le stelle sprinta e va…..”.
Proprio come vigne che nascono a Bouchet perchè “Il sangiovese è un vitigno superato, buono a nulla, poco moderno” salvo fare gran premi di velocità per potarle d’autunno perchè il porpora delle foglie non si addice con le carte, poi in altra fase, passo indietro e si trasforma in sangiovese, poi siccome la moda dell’autoctono imperversa, si arriva al Pugnitello.
Pare ci siano viti più trasformiste di Arturo Brachetti.
Nostalgia per vigne porpora e creative e per i supertuscan!!!
Cominciamo a difendere le nostre tradizioni enologiche: difendiamo merlot e cabernet da queste mode indigene!!
🙂 🙂 🙂
Mi trovi d’accordo. Propongo un consorzio di tutela: “Merlot, Cabernet Tutela e Osservazione”. L’acronimo potrebbe essere MER.CA.T.O. ….
Si, meglio, creiamo un’altra doc, tante ce n’è poche.
Però mi trovi concorde nel proteggere quei vitigni da quegli integralisti che vogliono tornare a fare il vino con il sangiovese, magari alla fine torneranno pure a metterci un filo di uva bianca, ma che siamo matti? 🙂