“Nel Chianti o trovi un sasso o trovi un coglione”.
Vecchio modo di dire che illustra la conformità scheletrica del suolo e il carattere di persone buone e di cuore degli indigeni.
Questo una volta, adesso fra locali e d’importazione, a coglioni siamo messi male e invece vengono trombate sempre nuove leve nane per il futuro.
A chi si comporta secondo coscienza, tirano pietre, ai monumenti storici cui ognuno dovrebbe essere legato da bretelle affettive, qualche essere immondo, arriva perfino a rubarne i sassi.
La Mosca Olearia intanto è in situazione deficiente e non rappresenta pericolo, il bollettino dell’Arsia dà una infestazione pressochè inesistente.
questi sassi sono bellissimi e naturali senza la mano dell’uomo!
Sei sicura?
Un cumulo di sassi presente fra le foto è oggetto di cure del Tribunale di Siena 🙂