Non è giusto infierire ed offendere quell’ homo sapiens del contabile Testa Pelata.
Quando aveva in mano il blocco degli assegni su cui basava il potere veniva osannato e glorificato, quasi un nuovo Keynes, un nuovo premio Nobel in pectore che si aggirava fra vigne e cuccioli di vacca da ingravidare con tanto impegno e poco costrutto.
Quando potente e danaroso si lumacava per le campagne come facente funzione di uno che capisse qualcosa e fingesse di essere onesto, tutti a baciare mani, tutti a leccare per un briciolo di dollaro in più.
Caduto in disgrazia e capito la fondatezza di quanto è diplomato (a pagamento) in strategia della cazzata incompetente, le uniche spalle su cui appoggiarsi a piangere saranno di chi l’ha sbertucciato a fin di bene.
Amico su cui può sempre contare.
L’amico del cuore, il gemello siamese si smarca e fugge.
Un tempo attaccato per l’ano facente funzione di organo dei sentimenti del battito cardiaco si è separato, lo sbertuccia, l’abbandona nel momento del bisogno.
Non va bene.
Uno è grezzo e tonto, l’altro penetra con garbo felpato di twed inglese pettinato da Cesare Ragazzi.
Due poco limpidi, uniti da un solo scopo nella vita: mungere il prossimo con garbo o sguaiatamente, la differenza di stile fra il Testa e l’ ex amico battente nello spazio limitato ad un portafogli.
Lo sguaiato in disgrazia fa tenerezza. Sono già stati aperti due gruppi di fans del Testa Pelata.
L’altro è un effervescente timoroso di ogni sbadiglio del ciuco.
Il sogno?
Riempire le foreste di annessi agricoli (che si drusciano e per erezione diventano palazzi) partoriti con microaziende forestali da meno di un ettaro.
Riesce bene.
Chissà quanta gente gioisce perchè l’hanno spedito a calci.
Di certo un pò anche te.
Ne ha combinate diverse, il mondo è piccolo.
La cosa importante è che abbia smesso o sia stato impedito di fare male al prossimo come era abituato a fare.
Poi, non c’è da gioire, c’è solo l’amarezza di constatare come l’avidità riduce le persone al suo punto più basso e privo di sentimento umano.
Nessuna gioia, solo tanta pena per come era sceso di livello, lui e altri amichetti suoi.
Facile adesso dare addosso all’agnello sacrificale e smarcarsi, troppo facile.
Quando aveva in mano soldi, tanti soldi da spendere e gestire, lo si sapeva chi era e come era, però nessuno gli dava addosso, nessuno lo considerava e trattava ciò che era.
Facile adesso dare addosso a chi è caduto in disgrazia, ancora più facile ora che non ha soldi da elargire.
Chi è più ipocrita adesso, il Testa o i falsi amici che prima lo leccavano e lo incitavano, nel caso ce ne fosse bisogno ad essere ancor più carogna del normale?
Il Testa ora mi è simpatico, sono gli ipocriti degli ex amici suoi per soldo che fanno enorme pena.
Il Testa vorrebbero fosse ridotto a pedina sacrificabile per nascondere il marcio e riprendere le malvagità di un tempo.
No cari, troppo facile.
La stessa ipocrisia della stessa medaglia.
Il coglione di turno c’è sempre…e ci rimette parecchie cose!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Appunto, il coglione impresentabile e indifendibile a cui dare tutte le colpe.
Facile adesso prendersela con il più debole.
Ma ha fatto tutto da solo o era con altri che ora si smarcano rivendicando una verginità che neanche lo spirito santo nel pieno delle sue forze potrebbe ridonare?