Nato in una umile mangiatoia e arrivato a far carriera, avendo fra i propri possedimenti i palazzi e le basiliche più belle e dipinte dai migliori interpreti della pittura, si avvale dello scudo tonacale.
E poi quando la realtà prova a ridurre tutto ad un numero in una sfila di sequenze e cifre fredde, sono gli scrittori e i poeti la medicina più grande e la legna più secca con la quale asciugare i panni bagnati da venditori di ammorbidenti.
Una bottiglia affidata al mare custodisce versi di Mario Benedetti nella speranza non la trovi qualche onorevole vitalizio e non venga a chiedere (per il bene del paese) l’affrancatura, rompendo così l’incantesimo di un gesto d’amore o non voler riciclare una bottiglia vuota.