Fuori dalla borgognotta escono gli stessi aromi del Sangiovese sottoposto a lunghissime macerazioni nelle bucce a vasca o tino di fermentazione colmati e chiusi.
Cacao sfumato, frutta rossa e agrume candito.
Nervo di acidità totale equilibrata con la morbidezza data da una fermentazione probabilmente svolta nel legno e una maturazione perfetta.
Sangiovese di profumo, garbo, sbalzo termico e altitudine, non adatto per ricercatori di sentori di sella di cavallo sudata e polvere da sparo artigianale.
Ogni centesimo compone il costo della bottiglia, non viene rimpianto per quanto il vino è buono.
Bevuto ieri il Pinot Nero 2007 PIROPO, sempre del Castello di Potentino, una vera goduria la naso, alla vista, ma più che altro al palato!
Davvero notevole anche il loro pinò nero.
Ovvia bisogna che mi dia da fare ad assaggiare questo potentino… tra l’altro io sono un amante del Montecucco… dunque… in questi giorni cercherò di reperirlo!
C’è Montecucco e Montecucco Rossano, ci sono delle cose assurde che vanno bevute a fettine fini da quanto sono sode come fosse conserva di pumodoro nelle bottiglie e ci sono realtà come lo è questa di Ponentino che sono nell’Olimpo del vino parecchio bono e da bere.
Lo so benissimo Andrea.. e so’ benissimo che c’è una grossa differenza tra montecucco e montecucco… per foruna ne ho assaggiati diversi… ma questo no e dunque lo devo assaggiare…