Le olive di Piera

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Ci vuole un pò di pazienza per realizzare questo sfizio, giusto la pazienza di Piera che attinge questa ricetta dalla sua origine siciliana.

Le olive vanno schiacciate in un pestello, ma senza romperle troppo e vanno messe a bagno nell’acqua per una settimana, cambiandola una volta al giorno.

Dopodichè si scolano, si mette un pò di sale, si condiscono con aglio, peperoncino, prezzemolo nelle quantità che uno gradisce, si condisce con olio buono e si lasciano riposare per un giorno, poi sono pronte per la bocca.

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10 risposte a Le olive di Piera

  1. babeuf ha detto:

    Scusa la domanda sciocca..per questa preparazione consigli qualche tipo di oliva in particolare?

  2. Andrea Pagliantini ha detto:

    le normali olive da olio, quelle che si vedono nelle foto, niente di particolare e niente di difficile da trovare in questo momento.

  3. ativ ha detto:

    Che nonnina che c’ho!!! semmai un’è brava a cucinare!!!

    Il nipote Lorenzo

  4. Andrea Pagliantini ha detto:

    Toh, che sorpresa, il Bordello di Salicotto……..
    e quel lavoretto dovevi fare? Non ti ha detto nulla ativ?

  5. Giacomo Castelli ha detto:

    La ricetta di Piera è lacunosa per mancanza una sostenziale: Le olive debbono essere raccolte acerbe cioe quando ancora il colore verde intenso non si trasforma in verde che da sul giallo. Da noi usiamo la nocellara del belice. Oliva a duplice attitudine. Si raccoglie da settembre. Buone pure la giarraffa. Questa è una oliva impollinatrice e bisogna raccogliarla a settembre poiche con la maturazione diventa nera.

  6. Andrea Pagliantini ha detto:

    Hai ragione sul fatto che le olive devono essere verdi e non come quelle nelle immagini.
    Qui non essendoci le varietà nocellara e giarrafa ci arrangiamo con le coreggiole, che solo adesso stanno diventando rossastre.

  7. lallero ha detto:

    E IO CHE FACCIO…….
    IL MIO OLIVO HA LE OLIVE NERE:(((((

  8. Andrea Pagliantini ha detto:

    Calimero aspetta che cerco di ricordare la ricetta delle olive sotto sale.

  9. Filippo Cintolesi ha detto:

    Senno’ vai alla coppe e trovi la cesta con le olive fresche belle verdi. e non credo
    siano le scurreggiole, a giudicare dalle dimensioni.
    La mi mamma le ulive le faceva nel forno, col sale, il peperoncino, un po’ di buccine di limone e pezzetti d’aglio. Giusto il tanto che basta per aggrinzirle e renderle morbide. Perdono un po’ dell’amaro ma non troppo.

  10. Andrea Pagliantini ha detto:

    Inutile gli dai delle buone ricette, lei è solo una scalda sofficini 🙂

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